venerdì 4 dicembre 2015

istruzioni per genitori curiosi

immagine da I gentiori devono essere affidabili. Non perfetti... di Elisabetta Rossini ed Elena Urso, edizione ediCart




Essere genitori al giorno d'oggi è faticoso. Un tempo il rapporto con i figli era regolato da consuetudini antiche, le variazioni sul tema erano rare: poche erano le mamme che si potevano permettere di abbracciare i loro figli e ancora meno i padri che li portavano con sé accennando qualche gioco. La regola era severità e distanza.

Dopo il 68 alcuni dogmi sono caduti e una pedagogia rivoluzionaria ha messo in discussione ciò che per secoli veniva tramandato di generazione in generazione.
Gli studi riguardo i metodi educativi sono diventati sempre più numerosi e man mano che si sperimentavano nuove strade e se ne valutavano i risultati sono stati fatti ulteriori aggiustamenti.

Ma un conto sono gli studi, le ricerche e la letteratura che ne parla, e un conto è l'esperienza diretta. Sino agli inizi del secolo scorso bastava prendere a modello i propri genitori e fare esattamente come avevano fatto loro per sentirsi sulla strada giusta, oggi il compito è lasciato all’improvvisazione. (per leggere ancora clicca sul titolo dell'articolo)

mercoledì 2 dicembre 2015

ruolo della creatività nella vita quotidiana




La creatività è un ingrediente indispensabile nella nostra vita.

Sul Vocabolario:

“Creatività s. f. [der. di creativo]. – Virtù creativa, capacità di creare con l’intelletto, con la fantasia. In psicologia, il termine è stato assunto a indicare un processo di dinamica intellettuale...”

Secondo l’enciclopedia Treccani: “Creatività in psicologia, processo intellettuale divergente rispetto al normale processo logico astratto.”

Perché la creatività è così importante nella vita di tutti i giorni?

Perché la vita ci chiede continuamente di affrontare dei cambiamenti, di adattarci ad essi, di trovare soluzioni ad hoc e di risolvere nuovi problemi.

Ogni cambiamento della vita corrisponde ad cambiamento interno alla persona che coinvolge anche le sue relazioni con gli altri.

Ci sono 3 modi di affrontare i cambiamenti di cui l'ultimo è quello più soddisfacente:

a.   ci si può opporre per riaffermare lo status quo,

b.   ci si può adattare passivamente,

c.   si può agire in modo attivo e creativo per far sì che l’adattamento sia reciproco, cioè si modifica in parte l’ambiente esterno e in parte il proprio comportamento e la propria visione del mondo.

Per questo motivo nelle aziende e nelle organizzazioni si investono tempo e denaro per insegnare ad acquisire tecniche creative di problem solving. Il pensiero creativo è fondamentale per affrontare situazioni pratiche lavorative come prendere decisioni importanti, partecipare a lavori di gruppo, guidare un gruppo di lavoro, ecc.

La Creatività ha un ruolo importante nel raggiungimento del Successo personale. Per successo si intende la sensazione che la persona ha di essere appagata e realizzata nella propria vita, di stare facendo proprio ciò che desidera, in ambito lavorativo e anche in ambito privato. Secondo Daniel Goleman, autore di “Intelligenza Emotiva”, la persona di successo è quella che gestisce bene le sue relazioni interpersonali e ha una buona intelligenza emotiva.

Quest’ultima comprende tra le altre cose la tendenza ad usare oltre che il pensiero verticale anche quello cosiddetto laterale, quindi è tipica di persone particolarmente creative, sebbene capaci di porsi degli obiettivi realistici e di rispettare limiti e regole.

Come si sviluppa la creatività di cui siamo tutti dotati alla nascita, ma che con il crescere perdiamo a poco a poco?

Oltre che limitando la Critica Interna, l’Autogiudizio, la Severità con sé stessi, la creatività può essere esercitata e sviluppata attraverso l’attività artistica spontanea.

Dedicarsi ad attività artistiche è consigliabile per molte ragioni:



a)   arricchisce la nostra vita creativa;

b)   può attivare il potenziale di auto guarigione;

c)   ci può spingere a considerare la possibilità di attuare dei cambiamenti all’interno di noi stessi e nei nostri rapporti con il mondo in generale

d)   ci aiuta a conoscere e sviluppare la nostra capacità di adattamento;




lunedì 12 ottobre 2015

LA DIPENDENZA AFFETTIVA






La coppia è una convenzione culturale delle società oppure una necessità intrinseca alla psicologia umana? Ha una base universale?
Una cosa è certa, in tutte le società della terra gli esseri umani tendono a vivere un certo periodo di tempo in coppia. Sembra che ognuno ne tragga dei vantaggi, affettivi o materiali.
La coppia tuttavia può essere un ambiente pericoloso in certe situazioni particolari. Si possono creare degli incastri tra tipologie di personalità che piuttosto che portare soddisfazione, provocano un malessere profondo da cui può essere difficile liberarsi.
In alcune circostanze gli investimenti nella coppia diventano dei legami indissolubili. Ognuno dei partner fa un progetto di vita che riguarda l’impegno e il contributo dell’altro. Quando la coppia si scinde i progetti comuni falliscono, sono destinati ad essere cancellati. Questo porta un cambiamento traumatico dell’immagine di sé nel futuro che si esprime in una vera e propria crisi d’identità. 

mercoledì 7 ottobre 2015

la crisi nella coppia





La crisi è il frutto dell’incontro e il seme della separazione: questa frase è emblematica.

Fa capire dove vada posta l’attenzione quando si parla di coppia. La crisi è fisiologica. Inevitabile. Auspicabile. Non è possibile concepire un periodo di tempo prolungato in cui un sistema umano non sia sconvolto dalla crisi, spesso portatrice di conflitto e di delusione.

In Psicologia sistemica il sistema è considerato un’entità che non risulta dalla semplice somma delle sue parti.
Una coppia è un sistema.
Un gruppo è un sistema.

Dall’osservazione dei sistemi, sistematica e controllata scientificamente, è emerso che dopo un primo periodo di piacevolezza e armonia, inizia inesorabilmente un declino che però non è preludio necessariamente di rottura.

lunedì 14 settembre 2015

in mediazione dalla coppia coniugale alla coppia genitoriale



La mediazione familiare è un valido aiuto nel sostegno o nella costruzione della coppia genitoriale quando la coppia coniugale si separa.
Nell’immaginario collettivo la famiglia è composta da una coppia “sentimentale” e da uno o più figli. Sempre secondo il pensiero comune la coppia sentimentale con figli è coppia “genitoriale”.
Ma basta avere dei figli per diventare automaticamente coppia genitoriale?
E se la coppia sentimentale, coniugata o no, decide di separarsi cosa accade alla coppia genitoriale?

sabato 12 settembre 2015

la mediazione familiare




Nonostante l'aumentare esponenziale delle separazioni, in pochi ancora sanno cosa sia la mediazione familiare.
Lo scopo di questo articolo, e di quelli che seguiranno, è diffondere la cultura della mediazione familiare nella speranza di fare prevenzione e favorire il benessere delle famiglie separate.

La Mediazione familiare riguarda la coppia in separazione consensuale.
Con la separazione consensuale marito e moglie, di comune accordo tra loro, decidono di separarsi. La separazione consensuale prevede dunque un accordo tra i coniugi che riguarda diritti sul patrimonio, mantenimento del coniuge debole, diritti di visita e mantenimento della prole, assegnazione della casa coniugale) ciò dall’entrata in vigore (il 13 settembre 2014) del decreto legge n. 132/2014 (convertito in legge n. 162 del 10 novembre 2014),

sabato 10 gennaio 2015

terzo seminario



Terzo e ultimo incontro del Ciclo "il coraggio dell'Intimità": venerdì 17 maggio alle 17,30

Intimità e Sessualità nella coppia, 2 linguaggi a confronto.


Presso l'Auletta, via tiburtina 135 C1, Quartiere Sa. Lorenzo, Roma
obbligatoria preonotazione telefonica 328 3884941

 



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