Nonostante l'aumentare esponenziale delle separazioni, in pochi ancora sanno cosa sia la mediazione familiare.
Lo scopo di questo articolo, e di quelli che seguiranno, è diffondere la cultura della mediazione
familiare nella speranza di fare prevenzione e favorire il benessere delle famiglie separate.
La Mediazione familiare riguarda la coppia in separazione
consensuale.
Con la separazione consensuale marito e moglie, di comune
accordo tra loro, decidono di separarsi. La separazione consensuale prevede dunque un accordo tra i coniugi che riguarda diritti sul patrimonio,
mantenimento del coniuge debole, diritti di visita e mantenimento della prole,
assegnazione della casa coniugale) ciò dall’entrata in vigore (il 13 settembre
2014) del decreto legge n. 132/2014 (convertito in legge n. 162 del 10 novembre
2014),
La mediazione familiare di solito è “consigliata” da un giudice
quando i separandi hanno un’alta conflittualità e non riescono a stipulare un
accordo condiviso per la gestione dei figli. Più di rado è suggerita dall’avvocato
che ha a cuore il benessere del suo assistito quando lo stress è troppo
elevato.
Attualmente, anche senza mediazione familiare, tutte le
separazioni consensuali si chiudono per legge firmando un accordo che, per
definizione,
Quello che nell’esperienza comune molti possono confermare è
che l’accordo è solo nominale, ma molto spesso sottende un altissimo grado di disaccordo. Le
soluzioni proposte dagli avvocati sono spesso il frutto di compromessi forzati
in cui entrambe le parti percepiscono la sensazione di essere state sfruttate.
Le questioni in oggetto all’accordo riguardano, come dicevamo, gli alimenti
e tempi e modalità di incontro con il genitore che non abita con i figli. Queste
decisioni influenzeranno la vita di tutti i membri della famiglia per molti
anni, saranno fonte di dolore e di rabbia se non corrisponderanno ai reali
bisogni di ognuno e saranno anche delle armi a disposizione di chi è ancora
molto arrabbiato.
La mediazione familiare è la soluzione a questo problema,
perché crea le fondamenta per un accordo veramente condiviso.
Francesca legge l’accordo
più e più volte prima di chiamare l’ex marito. E’ sicura che il padre deve
prendere le figlie il mercoledì sera. Ma non vuole sbagliarsi. Perché invece
lui le invita tutti i week end, ma poi il mercoledì non si fa vivo? Francesca
si è iscritta ad un corso di Salsa il mercoledì. Le figlie dicono che il padre
le verrà a prendere venerdì. Per loro non fa differenza. Sembra che l’accordo serva
solo a creare più problemi, ora lei si deve organizzare. Come dirglielo? Fargli
sapere che il mercoledì ha un impegno a cui non vuole rinunciare è
controproducente. Francesca sospetta che questo sia proprio il motivo per cui l’ex
marito il mercoledì non prende più le figlie, per romperle le uova nel paniere,
per impedirle di andare a ballare <<…
ma se stanno così le cose gliela farò pagare!>>
Marcello aspetta il
week end con ansia, ha organizzato tutto, ha fatto la spesa, ha la lista dei
film al cinema, ha preso accordi con la sorella e i nipoti. All’ultimo momento la
ex moglie lo chiama per dirgli che Carlo deve andare a trovare la nonna al
paese, farà tardi e se vuole glielo porta domenica mattina. Carlo è d’accordo
ovviamente. <<Poi il prossimo week
end che ti spetta te lo tieni mezza giornata in più>>. Marcello sente una
rabbia fortissima montargli in petto. Non piange perché è un uomo, ma la
sensazione è quella di essere annientato.
Con gli anni il conflitto e le ripicche tra ex coniugi
possono addirittura aumentare. Chi conosce famiglie separate lo sa bene.
Per una definizione di mediazione familiare diamo una
sbirciatina a Wikipedia:
La mediazione familiare è un intervento professionale
rivolto alle coppie e finalizzato a riorganizzare le relazioni familiari in presenza
di una volontà di separazione e/o di divorzio. Obiettivo centrale della
mediazione familiare è il raggiungimento della cogenitorialità (o bigenitorialità) ovvero la salvaguardia
della responsabilità genitoriale individuale nei confronti dei figli, in
special modo se minori.
Ricorrere alla mediazione familiare mentre
si avvia una separazione dovrebbe essere la routine. La mediazione familiare
non può fare miracoli, ma rappresenta il tentativo di abbassare il conflitto e
ripristinare una buona alleanza nella ex coppia coniugale. L’obbiettivo della
mediazione familiare è potenziare e ricostruire la coppia genitoriale per ritrovare
nella separazione ciò che nel matrimonio si era perduto:
-
la fiducia,
-
l’alleanza
-
la comprensione.
Simona Marzano
Nessun commento:
Posta un commento