venerdì 16 novembre 2012

la creatività e il gioco strumenti di crescita e arricchimento psicologico in età adulta





Gli esseri umani non smettono mai di crescere, maturare, arricchirsi, e la possibilità di sviluppare competenze e qualità è inesauribile
Lo sviluppo psicologico non ha mai termine. Non solo in età evolutiva assistiamo ad un costante e progressivo sviluppo che procede per tappe, ma anche in età adulta la personalità subisce grossi cambiamenti a seconda della fase che si sta attraversando.

Il ciclo vitale, che ha inizio al momento della nascita, termina solo con la nostra morte.

Gli psicologi familiari hanno parlato di ciclo vitale della famiglia in cui alcune tappe fondamentali sono rappresentate da grossi cambiamenti nella sua organizzazione. Mi riferisco a quelli che vengono comunemente detti “eventi normativi” cioè la creazione di una nuova coppia, la nascita di un figlio,  l’adolescenza e la fuori uscita di un figlio adulto, la morte di un genitore anziano ecc.; ma ci sono anche degli eventi che sono detti “paranormativi” che comportano ugualmente dei grossi cambiamenti ma hanno la caratteristica di non essere attesi, cioè sono improvvisi e colgono impreparati, come una morte prematura, un licenziamento, una gravidanza non voluta, una malattia, ecc.
L’essere umano deve adattarsi a questi cambiamenti, sia quelli positivi che quelli negativi, e questo comporta sempre un grosso dispendio di energie e un certo stress. Il cambiamento fa paura e un cambiamento esterno corrisponde spesso ad una ristrutturazione interna all’individuo e al suo sistema relazionale.
Non smettiamo mai di crescere, sebbene più lentamente di quanto accada durante l’infanzia.
Ci sono svariati modi di affrontare i cambiamenti, ci si può opporre per riaffermare lo status quo, ci si può adattare passivamente, oppure agire in modo attivo e creativo per far si che l’adattamento sia reciproco, cioè si modifica in parte l’ambiente esterno e in parte il proprio comportamento e la propria visione del mondo.
La Psicologia della Gestalt parla di adattamento creativo per intendere tutto il processo di soddisfacimento dei bisogni umani.
Il ciclo del contatto riguarda tutti i comportamenti e le azioni in cui si parte dalla percezione di un bisogno, alla spinta motivazionale che si traduce in azione finalizzata, per poi arrivare alla soddisfazione vera e propria del bisogno con conseguente ritiro.

Le fasi sono quella
• del pre contatto in cui l’organismo, cioè la persona, diventa consapevole di alcuni segnali propriocettivi ed esterocettivi, li decodifica e riconosce di avere un certo bisogno;
• di contatto, in cui l’organismo esplora l’ambiente alla ricerca di ciò che può soddisfare quello specifico bisogno e questo comporta una strategia ad hoc di avvicinamento all’oggetto che può soddisfare il bisogno in questione;
• di contatto pieno, in cui c’è lo scambio vero e proprio, il godimento del bisogno, l’integrazione tra esterno ed interno, l’assimilazione, la digestione e la metabolizzazione, con il relativo rifiuto ed eliminazione di ciò che non serve o non è buono per l’organismo;
• di post contatto e ritiro, in cui c’è l’allontanamento piacevole dovuto alla gratificazione del bisogno e un periodo di pausa in cui ancora non sono emersi nuovi bisogni.
Per completare il ciclo del contatto in modo ottimale è necessario dunque un adattamento creativo, perché gli oggetti che possono soddisfarci non sono sempre a nostra disposizione e facili da raggiungere, a volte addirittura dobbiamo costruirli/ crearli noi stessi.

Essere rigidi e poco flessibili significa avere una gamma di strategie limitate e ripetitive che solo in poche occasioni si dimostrano utili, mentre nella maggior parte sono fallimentari e frustranti.
Stiamo parlando della “coazione a ripetere” della Psicoanalisi in cui ripetiamo un comportamento che si è dimostrato adattivo in un lontano passato, quando noi eravamo diversi e anche l’ambiente esterno era diverso, quando noi eravamo bambini e dipendevamo dagli adulti, per esempio. Lo stesso comportamento oggi non è più adatto allo scopo, ma noi lo continuiamo ad utilizzare anche inconsapevolmente.

La creatività dunque è la capacità umana di accogliere il cambiamento che avviene dentro se stessi nel corso della vita e di utilizzare quanto ha a disposizione in modo flessibile per adattare l’ambiente alle proprie nuove esigenze.


Nessun commento:

Posta un commento




Questo sito pubblica articoli e notizie su temi psicologici di interesse comune, basta scorrere in basso per leggerli in ordine cronologico. Si scrive di FAMIGLIA (coppia, genitorialità, mediazione e affidamento), DISTURBI (ansia, attacchi di panico, depressione, ecc.), QUALITA' DELLA VITA (autostima, assertività, gestione dei conflitti, ecc.).
Per avere notizie su di me e sul mio modo di concepire e praticare la psicoterapia è sufficiente cliccare su "informazioni generali". Buona navigazione.

Designed by SWM - Realizzazione siti web